Le acque del Rio Verde spostandosi verso la vicina Regione Abruzzo e scorrendo fra bastioni di roccia calcarea a strapiombo, in località Borrello (Ch), danno vita alle cascate naturali più alte dell’Appennino, seconde in Italia, per poi sfociare nel fiume Sangro.
Le Cascate del Rio Verde sono formate da un salto di m 200 ed hanno una portata notevolmente superiore nel periodo primaverile.
L’intera area che le accoglie è protetta (Riserva Naturale Regionale – Oasi WWF) e si estende su una superficie complessiva di 287,50 ettari, ad una altitudine variabile tra 400 e 900 metri s.l.m..
Le acque del torrente sono caratterizzate da una elevata qualità biologica e ospitano specie come il raro gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), il granchio (Potamon fluviatile), la trota fario.
Per quanto riguarda la flora, di particolare interesse è la presenza della felce capelvenere e di numerose orchidee selvatiche.
All’interno della riserva ci sono diversi percorsi escursionistici; interessante è il percorso Natura che porta direttamente nel cuore turistico dell’ OASI e giunge presso il Centro Visite della Riserva e al BAR Ristoro; ancora un centinaio di metri e si arriva all’Osservatorio, una terrazza panoramica dalla quale si domina la valle del Sangro, sicuramente un panorama mozzafiato che non lascia delusi.
All’ombra di aceri, lecci, roverelle ed abeti bianchi, il percorso Cascate del Verde invece permette, anche se da lontano, di scorgere i primi due salti già dopo pochi minuti di cammino. Per raggiungere l’ultimo punto panoramico, il più suggestivo, bisognerà intraprendere un percorso a scalini (circa 200) per ammirare interamente il primo ed il secondo salto.
Il percorso Vecchio Mulino invece costeggia le acque del Rio Verde e conduce ai ruderi di un vecchio mulino per ammirare parte della struttura realizzata a secco
Informazioni aggiuntive
Si può ammirare l’imponente cascata da 3 diverse prospettive frontali.
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