Cuore pulsante del centro storico di Agnone. Qui convergono tutte le strade dell’antico nucleo. Un tempo era chiamata Piazza del Tomolo per via di una pietra, opportunamente scavata e sagomata (il Tomolo), conservata attualmente presso il Museo Emidiano, utilizzata quale unità di misura per le granaglie in vendita nel mercato e nelle fiere che vi si tenevano. Al suo posto il Sindaco Ionata, nel 1882, fece erigere l’artistica fontana in marmo di Carrara, con quattro draghi in ghisa dalla cui bocca esce acqua. Nel petto del drago lo stemma di Agnone: il grifone, animale mitologico metà aquila e metà leone. Qui si affaccia il Palazzo del Governatore la cui costruzione risale al XVI secolo. Sugli stipiti delle sue finestre alcune frasi in latino riportano un monito antico eppure così attuale: “L’appetito obbedisca alla ragione”. Un tempo, chi falliva, veniva esposto con le terga nude, in piedi, sulla pietra del tomolo e sottoposto ad ogni tipo di umiliazione da parte dei passanti. Ancora qui si affacciano botteghe ed attività commerciali. Su questa piazza insiste, mastodontica, la mole dell’antico palazzo Bonanni che fu sede di uno dei primi convitti italiani, nati per dare spazio e stimolo all’istruzione sia dei bambini, con le scuole elementari e medie, sia per gli adulti, con la Regia Scuola Tecnica ed il Ginnasio Vittorino da Feltre. Lo storico edificio, ora di proprietà comunale, è spesso sede di importanti manifestazioni e convegni di carattere culturale. Fino ai primi del ’900, un teatro interamente in legno, pertinenza del convitto citato, era culla dell’arte per gli allievi e punto di incontro per tutte le attività culturali della cittadina. Cadde in rovina ed utilizzato quale ”legna da ardere”.
Attualmente, nel palazzo citato, è in corso una mostra su uno dei più importanti reperti in lingua osca rinvenuti in zona. Una tavola in bronzo chiama “Tavola Osca”, il cui originale è conservato presso il British Museum di Londra, che risale al 330 a.C.. La Tavola Osca esposta è una riproduzione fedelissima dall’originale, eseguita da un abile orafo agnonese… ma sarà davvero una copia?
Dove sono le eleganti stanze del Caffè Letterario, un tempo vi era il Casino dell’Unione. Luogo in cui i “galantuomini” si incontravano per discutere, bere, giocare a carte, a biliardo e per serate danzanti. La scomparsa torre dell’orologio occupava, unitamente ad una vecchia locanda, la strada che porta alla Chiesa di San Biase. L’orologio scandisce ancora il tempo con i suoi rintocchi dalla torre campanaria della Chiesa di San Francesco, situata, come molte altre, quasi a fare da corona alla piazza. La chiesa che però si affaccia su di essa è quella della Trinità: imperdibile per la sua bellezza barocca e per la sua storia legata in qualche modo alla transumanza. Piazza del Tomolo cambiò nome il 21 ottobre 1860, quando, secondo una voce popolare, messi sotto tiro dai fucili dei Bersaglieri, tutti i cittadini agnonesi aventi diritto votarono “liberamente” per l’Unità d’Italia!
Informazioni aggiuntive
Essendo un paese a 850.s.l.m. abbigliamento consono d’inverno e d’estate.
Tempo di visita variabile da una a due ore per eventuali visite alle chiese e musei presenti in zona.