Il primo nucleo di questa importante biblioteca fu creato, fondato dal filosofo agnonese Baldassarre Labanca ed arrivò a contenere 8000 volumi a carattere storico, filosofico e morale, con l’augurio pronunciato dallo stesso: “che i giovani agnonesi sappiano in ogni tempo trarre da essa profitto, a loro vantaggio e a decoro del paese natio”. La biblioteca fu aperta in data 20 settembre 1910 e con Regio Decreto del 9 febbraio 1911 fu dichiarata Ente Morale. Dopo alterne vicende nel tempo, questa biblioteca stava quasi per cadere in uno stato di completo abbandono. La svolta si ebbe nel 1971, grazie all’intervento del prof. Antonio Arduino che ne prese cura, coadiuvato da persone di cultura del tempo e volontari, e questa biblioteca, formata da fondi donati dal filosofo Labanca citato, dal preside Luigi Gamberale e dall’ ingegner Federico Sabelli, andò man mano ampliandosi con successive donazioni di illustri agnonesi e con mirati acquisti, fino a raggiungere ai nostri giorni i 60.000 volumi di vario genere. Antichi e pregevoli tomi fanno parte di questo patrimonio librario e se ne possono vedere alcuni esposti nella “Mostra del Libro Antico” che trova degna cornice nelle stanze del monumentale Palazzo San Francesco ove la biblioteca è ubicata.
Nel vostro percorso di visita alla città non può assolutamente mancare!
Annesso alla vecchia Biblioteca “ Baldassarre Labanca” vi era l’antico “Archivium Civitati Angloni”, in parte conservato in un antico armadio di epoca rinascimentale che, dato l’importante contenuto di antiche pergamene dal 1200 al 1800, era dotato di sette serrature le cui chiavi erano state affidate ad altrettanti onorati cittadini, affinché nessuno potesse accedervi come e quando voleva. L’armadio “giace” in un posto poco visibile! Altri fascicoli cartacei e pergamene erano stati accatastati in ordine sparso nella stessa sede. Grazie all’intervento della Soprintendenza Archivistica questo materiale, opportunamente catalogato e restaurato, costituisce ora il fiore all’occhiello di Agnone! Questo archivio è stato definito dal Ministero dei Beni Culturali: “l’unico nel Molise di notevole interesse storico”. Altri archivi privati si sono aggiunti al comunale e costituiscono fonte inesauribile per studiosi e curiosi di storia locale. Qui si possono svolgere ricerche su temi quali l’emigrazione (Agnone è uno dei paesi che ha dato tanti suoi figli al mondo intero), campi di concentramento, atti notarili e curiosità della cittadina e dell’agro, ed altri ancora.