Tantissime contrade caratterizzano il territorio di Belmonte del Sannio e sono: Difesa Cordari, Piane di Nibbio, Difesa, Selvotta, Portelle, Colle Sant’Angelo, Serra Carpini, Carcamo, Padule Piane, Santa Maria La Noce, Castellana-Baroni. Da visitare la Chiesa parrocchiale di San Salvatore e la Chiesa di San Rocco e la Torre Longobarda. Patrono di Belmonte del Sannio è Sant’Anacleto, che si festeggia il 13 luglio. Sono presenti percorsi naturalistici.
Bellus Mons dei Regesti Angioini fu feudo dei Caracciolo-Santobuono dal 1650 circa. Il nome latino di questo luogo può significare, data la posizione del paese, “Monte di guerra”, inteso come luogo inespugnabile, oppure “Monte di bellezza”, per il bellissimo panorama che da qui si gode.
Anche se non vi sono epigrafi, iscrizioni e segni ma solo una tradizione orale , in aperta campagna , scavato con maestria sulla sommità di una pietra calcarea, vi è una tomba che, pare, sia stata l’ultima dimora di Pakis Uviis ( Ovvio Paccio) , sommo sacerdote dei Sanniti. La tomba è coperta da una lastra in pietra. La scoperta della stessa avvenne nel 1800 . All’interno furono rinvenuti oggetti appartenenti ad un militare, un cinturone, un gladio e, molto probabilmente, anche un elmo. Questo materiale preziosissimo fu venduto ad un anonimo acquirente!
Un storia di fede legata al mondo pastorale della transumanza. pare che dai ruderi dell’antica Chiesa di Santa Maria della Noce, l’antica effige della Madonna di Belmonte, sia stata traslata da Angeli sino a San Paolo Civitate dove si venera.. Le due località sono gemellate grazie a questo antico miracolo!